mercoledì 13 giugno 2012

La funzione perduta dell'insegnante

".(....) Riforme e circolari non ne hanno intaccato la struttura di fondo. Così, mentre la società avanza, cambia, genera e assimila mutamenti radicali nei comportamenti come nella cultura, la scuola resta indietro. Ferma nelle sue certezze inutili.(....)
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Perché non c’è di peggio, per chi svolge un lavoro, che percepire l’inutilità di ciò che fa. L’insegnante di oggi ha rinunciato al suo mandato. Se ancora ci crede, è destinato a disilludersi presto. È (o sarà) demotivato e stanco. Sa che del suo impegno resterà poco o niente; nessuna traccia nelle giovani menti indirizzate altrove. Nessun rispetto, nessuna gratitudine. Neanche dai genitori. Può legittimamente sperare in una bonaria accettazione. Sopportato con impazienza, finché la scuola non finisce, con un sospiro di sollievo. (,,,,,)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/12/la-funzione-perduta-dellinsegnante/259972/