La fatica di insegnare

L’insegnamento è una professione faticosa, da sempre, ma lo è ancora di più quando ci si trova di fronte a bambini  con difficoltà relazionali, disturbi di apprendimento, " svogliati", genitori "sindacalisti".

5 commenti:

  1. ...il dramma vero sono i genitori "inadeguati" (troppo lassisti, amiconi dei figli oppure assenti in senso morale ma fagocitanti in senso materiale). Come li educhiamo ?!?

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  2. Solo per chi decide di adottare un figlio si valutano le attitudini, l'adeguatezza fisio-psichica, l'inserimento sociale, gli altri si promuovono da sé, buona se va!
    A me sembrano tanto "comici, spaventati guerrieri", che si destreggiano come possono in una società sempre più spietata.
    Si interrogano poco sulla loro identità, sono in fondo ancora fortemente in fase di crescita. Essere cangianti, capaci di accordare fiducia per un sorriso di ritirarla per una frase.
    Il problema è che tocca a noi dare la cadenza, tenere il segno per tutti.

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    1. Ormai le nostre quotidianità a scuola sono palcoscenici tragi-comici: un fluttuare di genitori e bambini persi nella selva della ricerca di senso, spesso totalmente assuefatti a parossismi di emozioni prossime all'isteria. E noi a dover ricalibrare i toni e decostruire stereotipi ("Ormai i bambini sono tutti così".... ). No, vi prego, lottiamo per le formule di cortesia, per le parole dette con garbo, per il congiuntivo e per i bambini e-gregi (ci sono!)

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  3. Quel che si potrebbe fare è cercare il dialogo con i genitori, dare spazio ai loro dubbi senza giudicarli ma ce le abbiamo le energie e i tempi per farlo?
    ... è proprio il modo di vivere generalizzato che non lascia tregua..e a volte fermarsi un attimo non sarebbe male("se ci fosse il tempo per farlo"ci diciamo...che contraddizione!!!)
    Non salveremo i bambini che passano vicino a noi, e anche noi, inevitabilmente, faremo i nostri piccoli o grandi errori, tutti ne facciamo ma lasceremo quel pezzettino di puzzle, quella possibilità che magari altri non hanno saputo dare, non perchè sono "sbagliati" ma semplicemente perchè sono diversi da noi. Tutti i giorni mi chiedo quel che posso cambiare per dare il meglio a questi bambini e alle mie figlie e alla fine arrivo sempre alla conclusione che solo sentendomi davvero in crescita, curandomi di me stessa e trasformandomi continuamente potrò stare al passo...perchè è vero, tutto è in continuo cambiamento, sempre...ma questo è un bene perchè solo quel che è in movimento è vivo!

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  4. Oggi palestra.
    È sporca e c’è sabbia a terra.
    Nel corridoio dei bagni, dove prima c’era un muro continuo, è apparsa una porta.
    La apro e chiedo a un gentile signore dall'altra parte cosa sta succedendo.
    "Non so, io sono il presidente della bocciofifila (!!!) sono venuto a vedere come vanno avanti i lavori. Sa, ci hanno tolto i bagni, così adesso hanno aperto questa porta per usare quelli della palestra." (Quelli della palestra? Così, in ogni ora del giorno e/o della notte, si potrà entrare e attraversare tutto l'edificio come un enorme formicaio?)
    Ma ancor più stupefacente è stato scoprire nell'armadio degli attrezzi - tassellato al muro, ndr- un foro -diametro 5 cm circa- attraverso il quale è possibile vedere i muratori al lavoro nel locale accanto al campo da bocce.
    Alla richiesta di spiegazioni, i muratori, assolutamente serafici, dichiarano che è un buco esplorativo, visto che lì apriranno una porta.
    Per fare cosa non lo sanno.

    Qui non è il buon senso che manca… purtroppo è ben altro!

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