Prima delle vacanze è uscito il primo numero di Infolio,
In attesa di pubblicare il formato digitale della pubblicazione che raccoglie le idee e le opinione di docenti dirigenti e collaboratori, alcuni articoli sono stati pubblicati sul sito dell'Istituto Comprensivo di Rocchetta Tanaro
Indice degli articoli pubblicati:
Questo blog nasce da un'idea degli insegnanti del gruppo di Auto Mutuo Aiuto dell'Istituto Comprensivo di Rocchetta Tanaro. Vuole essere uno spazio libero in cui noi insegnanti possiamo parlare del nostro lavoro, lamentarci, esultare, condividere...senza paura di annoiare
domenica 28 dicembre 2014
mercoledì 19 novembre 2014
si riparte
Riparte infolio, apriamo le danze, siamo di nuovo in pista!
Nella scuola siamo i saltimbanchi, gli equilibristi sul tempo, le funi di collegamento tra esigenze e richieste, veri ammortizzatori sociali viventi.
Sentiamoci, scriviamo quel che succede, quel che non viene detto non si saprà.
Buon anno a tutti.
Nella scuola siamo i saltimbanchi, gli equilibristi sul tempo, le funi di collegamento tra esigenze e richieste, veri ammortizzatori sociali viventi.
Sentiamoci, scriviamo quel che succede, quel che non viene detto non si saprà.
Buon anno a tutti.
martedì 13 maggio 2014
Arrivano i test invalsi e ritornano immancabili le polemiche,
con detrattori feroci (gli insegnanti) e fautori assoluti, che vedono in queste
verifiche il ponte levatoio per riportare un po' di merito nella piallata ed
egualitaria scuola italiana. La ragione è, al solito (fors!), in mezzo:
noi stessi siamo concausa dei mali della nostra istruzione, ma i secondi non hanno
ragione, perché questi test hanno limiti oggettivi e circostanziali.
Non è essere a priori favorevoli o non favorevoli alla valutazione dei livelli di apprendimento nelle
scuole però, vedendo come i test funzionano di fatto, non si può non criticare.
Perché un conto è il sacrosanto principio della valutazione, un conto è il modo
in cui è stato calato nella realtà italiana. Un’idea giusta può trasformarsi
nel suo contrario se viene applicata male. E questo è il caso dei test Invalsi.
Infatti, frequenti sono le alterazioni del risultato (gli insegnanti che aiutano i proprio studenti -e con loro se stessi - soprattutto in meridione, o lasciano copiare, fenomeni noti da anni e così diffusi da rendere impossibili i confronti fra territori dotati di differenti livelli di spirito civico).
Infatti, frequenti sono le alterazioni del risultato (gli insegnanti che aiutano i proprio studenti -e con loro se stessi - soprattutto in meridione, o lasciano copiare, fenomeni noti da anni e così diffusi da rendere impossibili i confronti fra territori dotati di differenti livelli di spirito civico).
Sia nel bene che nel male, che magari un sonoro asino in
italiano, o un totale inetto in logica-matematica, incapace di mettere tre
parole in croce, scritte od orali che siano, o risolvere un qualsiasi problema,
si trova meglio a mettere delle crocette su "vero o falso".
E poi c'è il rischio che la cultura si pieghi ed abdichi all'insegnamento non delle materie ma dei sistemi utili a superare questo tipo di prove ( il fenomeno è noto da anni nei Paesi che fanno ampio uso dei test, e ha ricevuto anche un nome: viene chiamato teaching to the test, insegnare in funzione del test).
Ma soprattutto, è illusorio sperare che attraverso questi test si possa finalmente introdurre un criterio meritocratico nella scuola italiana, soprattutto a livello dei docenti.
Cosa potrebbe fare mai il Preside/Dirigente che dai test abbia l'indicazione che la tale classe è un' accozzaglia di capre ? Dovrebbe bocciarli tutti o chiedere di sostituire o sospendere l'insegnante che a tali capre insegna (per cui il "caprone"..) ? La risposta ovviamente è no.
E poi c'è il rischio che la cultura si pieghi ed abdichi all'insegnamento non delle materie ma dei sistemi utili a superare questo tipo di prove ( il fenomeno è noto da anni nei Paesi che fanno ampio uso dei test, e ha ricevuto anche un nome: viene chiamato teaching to the test, insegnare in funzione del test).
Ma soprattutto, è illusorio sperare che attraverso questi test si possa finalmente introdurre un criterio meritocratico nella scuola italiana, soprattutto a livello dei docenti.
Cosa potrebbe fare mai il Preside/Dirigente che dai test abbia l'indicazione che la tale classe è un' accozzaglia di capre ? Dovrebbe bocciarli tutti o chiedere di sostituire o sospendere l'insegnante che a tali capre insegna (per cui il "caprone"..) ? La risposta ovviamente è no.
Gli studenti che ne pensano??? Parola alla rete...
"...spiega il
procedimento che hai usato per arrivare alla soluzione.' ......ho molta fiducia
nel mio compagno di banco"
Solo una risposta? E io che pensavo di essere nata in due anni diversi e un mesi diversi.
giovedì 6 febbraio 2014
... e se un mattino d'inverno...
Oggi palestra.
È sporca e c’è sabbia a terra.
Nel corridoio dei bagni, dove prima c’era un muro
continuo, è apparsa una porta.
La apro e chiedo a un gentile signore dall'altra parte
cosa sta succedendo.
"Non so, io sono il presidente della bocciofifila (!!!)
sono venuto a vedere come vanno avanti i lavori. Sa, ci hanno tolto i bagni,
così adesso hanno aperto questa porta per usare quelli della palestra."
(Quelli della palestra? Così, in ogni ora del giorno e/o della notte, si potrà entrare
e attraversare tutto l'edificio come un enorme formicaio?)
Ma ancor più stupefacente è stato scoprire nell'armadio
degli attrezzi - tassellato al muro, ndr- un foro -diametro 5 cm circa-
attraverso il quale è possibile vedere i muratori al lavoro nel locale accanto
al campo da bocce.
Alla richiesta di spiegazioni, i muratori, assolutamente
serafici, dichiarano che è un buco esplorativo, visto che lì apriranno una
porta.
Per fare cosa non lo sanno.
Qui non è
il buon senso che manca… purtroppo
è ben altro!
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